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lunedì 10 gennaio 2011

Film: Nel paese delle creature selvagge (Spike Jonze)


Titolo originale Where the Wild Things Are
Paese USA
Anno 2009
Durata 101 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere fantastico
Regia Spike Jonze
Soggetto Maurice Sendak
Sceneggiatura Spike Jonze e Dave Eggers



Recensione

Quanto lontano può portare la fantasia che scaturisce dalla mente di un bambino? "Molto lontano", sembra rispondere con questo film Spike Jonze, "...oltre l'oceano fino a giungere lande inesplorate!".

Tratto da un libro per i più piccoli - il più amato di sempre dai bambini britannici, ovvero Where the Wild Things Are di Maurice Sendak - il film racconta di un bambino su cui grava il peso dell'esistenza in una famiglia come tante: mamma divorziata che cerca di rifarsi una vita, sorella adolescente che non presta le attenzioni volute dal fratellino più piccolo. Il mancato dialogo coi familiari, viene esteriorizzato dal piccolo Max con l'irrequietezza tipica della sua età e interiorizzato con la creazione di un mondo parallelo alla realtà che si trova a vivere. Fuggito dalla sicurezza della propria casa, si trova a confrontarsi prima con la solitudine del mondo, navigando in una fragile barchetta a vela nell'oceano, e poi, approdato in un'isola inesplorata e selvaggia, a rapportarsi con strani esseri che, nella sua mente, rappresentano l'inizio di una nuova e felice esistenza. 
Ma non tutto va sempre come si desidera, anche nel mondo della fantasia e, Max, dovrà misurarsi coi sentimenti dei suoi compagni e con l'incapacità di essere sempre felici e allegri come nei momenti di gioco. Con la consapevolezza delle sue reali possibilità nei rapporti intimi, presto manifesterà la volontà di tornare a casa portando con sè l'esperienza fatta con i suoi strani amici... 

Intreccio di classici per fanciulli, primo fra tutti "Il mago di Oz" - per le similitudini personaggi/famiglia - integra la trama con immagini e ambientazioni dolcemente malinconiche, tanto da divenire di più facile interpretazione per un adulto che per un bambino; forse questo è l'unico punto contro un film che avrebbe potuto essere un capolavoro. La soggettiva dovrebbe essere il mondo visto con gli occhi di un bambino, ma più propriamente sembra essere il mondo dell'infanzia interpretato dai ricordi di un adulto. Il film è fantasioso e divertente, anche se a qualcuno può annoiare il ritmo a volte un po' troppo lento se confrontato con altri film odierni per bambini. Ma questo non è un film per bambini: il target sono certamente i più maturi. 
Nota d'indubbio merito la colonna sonora di di Karen O and the Kids che, nei punti dove il ritmo rallenta, mantiene accesa l'attenzione dello spettatore e viva l'atmosfera da favola di cui il film è intriso.
Non un capolavoro del genere, ma un buon film da noleggiare e guardare in famiglia per porsi domande e confrontarsi fra generazioni diverse.
Il mio voto personale è un 7-, poichè il film ha buone basi di argomentazioni ideologiche e narrative, ma non centra in pieno il target di spettatori a cui dovrebbe essere destinato, ovvero il giovane pubblico.

Il trailer del film:





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